Ecco l’intervista uscita sulla rivista Stampi del Gruppo Tecniche Nuove
“Nel 2001, su iniziativa di Mirko Sgarbi e Gianluca Bioli, nasce a Pisa Roboris, una società che sarebbe ben presto diventata un’eccellenza italiana nel campo dei prodotti software per la simulazione delle macchine utensili a CN e per la simulazione e programmazione di robot dedicati al manufacturing.
Nei primi anni dalla fondazione, avvenuta nel 2001, Roboris sviluppa complessi post-processor per Pro/Engineer e Catia che le consentono di accumulare esperienza e competenza sufficienti per dare vita, nel 2003, alla prima versione di un applicativo per simulare e programmare robot antropomorfi. Fu il primo passo verso la decisione definitiva di dedicarsi completamente alla simulazione delle macchine utensili a controllo numerico e alla simulazione e programmazione off-line dei robot. È così che nel 2005 nasce una innovativa suite di prodotti software che prende il nome, ormai ben noto sul mercato, di Eureka Virtual Machining a cui si sono aggiunti di recente Eureka Additive, per il settore dell’Additive Manufacturing, e l’innovativo Eureka Chronos dedicato all’ottimizzazione dei programmi CN.
Nel 2021 Roboris festeggerà i suoi primi vent’anni di attività, un traguardo che, parlando con i due soci fondatori, appare più un punto di partenza:
«Se guardiamo indietro nel tempo non possiamo che essere orgogliosi del lavoro svolto che ci ha permesso di guadagnare la reputazione di azienda attenta alle esigenze dei propri clienti. Non basta, infatti, fornire un prodotto software all’avanguardia senza prestare attenzione alle reali necessità degli utilizzatori finali» dice Mirko Sgarbi.
«Abbiamo iniziato a sviluppare Eureka nel 2005 su specifiche richieste di due imprese italiane, un costruttore di macchine per la lavorazione del legno piuttosto complesse, e un produttore di componenti per sistemi oleodinamici. Entrambe le aziende, che erano già nostre clienti in quanto avevamo sviluppato i loro post-processor, ci hanno espressamente richiesto di realizzare un software di simulazione sviluppato ad hoc per le loro lavorazioni. La personalizzazione, quando necessaria, è ancora oggi la nostra grande forza» spiega Gianluca Bioli.
Infatti, progettazione e sviluppo dei software vengono svolte totalmente all’interno dell’ufficio tecnico della sede di Pisa, senza l’utilizzo di librerie di parti terze.
Eureka verifica il programma ISO all’interno di una completa simulazione 3D della macchina utensile con un’interfaccia semplice e intuitiva adatta a tutti gli utenti, esattamente come un “digital twin”
Chiediamo a Mirko Sgarbi quali sono le strategie di commercializzazione e supporto del software sia in Italia che all’estero:
Partendo dal presupposto che il nostro fatturato globale si divide quasi equamente tra Italia ed estero, la nostra strategia commerciale si basa su due canali principali: vendita diretta e vendita tramite rivenditori. Storicamente lavoriamo con il mercato tedesco attraverso un rivenditore diretto, mentre di recente operiamo in Francia con l’aiuto di un distributore esclusivo del marchio Eureka. Per ora, l’unica filiale all’estero, aperta circa due anni fa, si trova a Phoenix in Arizona perché riteniamo il mercato americano molto interessante e con notevoli margini di crescita. Anche in Cina e Giappone stiamo iniziando a muoverci attraverso rivenditori di software Cad/Cam. Il nostro obiettivo è comunque quello di espandere il più possibile la vendita diretta.
Chi sono i clienti dei vostri pacchetti software?
I nostri clienti principali sono rappresentati essenzialmente dalle aziende manifatturiere. Solo più raramente, e solo per taluni settori particolari come per esempio quello della lavorazione del legno, il nostro cliente è il costruttore di macchine utensili.
Quali sono i motivi per cui un costruttore di macchine non è interessato al vostro software?
Semplicemente perché non fa parte del suo business. Il nostro software richiede una configurazione a parte, una sorta di opzione aggiuntiva, che nulla ha a che vedere con il funzionamento della macchina utensile. Come spiegavo, ci sono dei settori particolari come quello delle macchine per il legno in cui il costruttore tende a fornire un pacchetto completo di software di simulazione che è molto più appetibile per il suo cliente finale. In questo caso, ci corre l’obbligo di lavorare in partnership con il costruttore dell’impianto. Nel mondo delle lavorazioni meccaniche ciò non avviene quasi mai. L’utilizzatore finale ha già i suoi strumenti di simulazione per cui il fornitore della macchina utensile si limita eventualmente a consigliare il prodotto software a suo avviso più idoneo. Diverso invece il discorso per quanto riguarda i prodotti software dedicati al robot.
In questo ambito, infatti, non ci limitiamo a vendere solo la simulazione, perché di fatto il nostro software, come una sorta di post-processor, diventa uno strumento per programmare e quindi far funzionare la macchina. In questi casi, il nostro cliente è l’integratore.
Cosa distingue Eureka da altri software di simulazione presenti sul mercato?
Nel caso della simulazione per lavorazioni alle macchine utensili ad asportazione di truciolo la nostra peculiarità è che partiamo dal codice ISO (G-Code). In particolare, Eureka G-Code simula il programma ISO da inviare alla macchina indipendentemente che questo sia stato generato manualmente o da un Cam.
Il programma viene verificato all’interno di una completa simulazione 3D della macchina utensile con un’interfaccia semplice e intuitiva adatta a tutti gli utenti, esattamente come un “digital twin”.
Eureka G-Code non solo evita il rischio di collisioni con le parti della macchina durante la lavorazione, ma permette di verificare le condizioni di taglio aumentando così la produttività del cliente. Oggi il mercato inizia a capire la differenza esistente tra un software di simulazione che legge dal Cam e il nostro Eureka G-Code che parte alla fonte del codice ISO.
La semplicità di utilizzo del vostro software è un punto che rimarcate spesso, anche presentando il nuovo software di ottimizzazione Eureka Chronos. È così importante oggi fornire al cliente un prodotto facile da impiegare?
Per un software di ottimizzazione come Chronos direi che è fondamentale. Rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato, Eureka Chronos ottimizza automaticamente, grazie a un metodo di calcolo basato su Intelligenza Artificiale, il volume di truciolo asportato agendo sulla velocità di avanzamento e consentendo di ottenere notevoli vantaggi in termini di riduzione del tempo di lavorazione anche fino al 30%, riduzione del costo degli utensili, riduzione dei picchi di potenza e miglioramento della qualità del pezzo finito. Questo nuovo prodotto è in grado di rigenerare il parco macchine utensili ottimizzando direttamente i programmi ISO già in uso. Più che parlare di facilità di impiego, quindi, sarebbe più corretto sottolineare che il cliente può ottenere enormi vantaggi in maniera totalmente automatica agendo direttamente sui programmi G-Code che girano in macchina e che, si suppone, funzionino correttamente.
Come si interfaccia Eureka Chronos a Eureka G-Code?
Eureka Chronos può essere venduto a clienti che usano già Eureka per verificare i programmi ISO. In questo caso, il cliente può acquistare il solo modulo da aggiungere alla licenza che usa normalmente.
Tuttavia, Eureka Chronos è disponibile anche in versione stan-alone per i clienti interessati solo all’ottimizzazione dei programmi. In quest’ultimo caso Eureka Chronos non solo condivide con Eureka G-Code lo stesso motore di calcolo ma è anche perfettamente compatibile con tutte le interfacce esistenti tra i sistemi CAD/CAM e Eureka.
Tra le tecnologie abilitanti di Industria 4.0 sta prendendo sempre più piedi l’additive manufacturing. Roboris ha da poco introdotto sul mercato Eureka Additive. Di cosa si tratta?
Sul mercato ci sono tecnologie di AM ormai consolidate. Le più diffuse sono quelle che lavorano a letto di polvere in materiale metallico e riguardano la fusione selettiva tramite fascio laser. Tuttavia, stanno emergendo altre tecnologie, non altrettanto mature, come per esempio la WAAM, acronimo di Wire Arc Additive Manufacturing. Si tratta di un processo che prevede la deposizione di filo metallico su cui agisce l’arco elettrico, per esempio di una saldatrice, che permette l’adesione tra gli strati. In questo caso il sistema di manipolazione può essere un robot industriale oppure un centro di lavoro a 5 assi CN. Un sistema di questo tipo per essere programmato ha bisogno di un software in grado di controllare la macchina e generare percorsi di stampa adatti alla saldatrice. Roboris, vista la vasta esperienza nel controllo e simulazione di robot antropomorfi e nella realizzazione di post-processor per macchine a 5 assi molto complesse, ha sviluppato un prodotto dedicato a questa tecnologia che si chiama Eureka Additive.
Da parte di un’azienda in costante evoluzione e che fa dell’innovazione tecnologica il proprio credo, non possiamo che aspettarci sempre qualcosa di nuovo, per cui chiediamo ai due soci fondatori Mirko Sgarbi e Gianluca Bioli cosa si cela dietro l’angolo per Roboris. «Con le recenti introduzioni di Eureka Chronos ed Eureka Additive, senza dimenticare il nostro cavallo di battaglia Eureka G-Code, abbiamo il nostro bel daffare per far conoscere al mercato la straordinarietà di queste soluzioni. Un importante banco di prova saranno le due manifestazioni di ottobre, Bimu e Mecspe, alle quali parteciperemo. Lì potremo verificare l’interesse dei clienti e dei potenziali tali ma, soprattutto, capiremo in quali condizioni sta viaggiando il nostro settore dopo il lungo periodo di lockdown e gli strascichi che ci porteremo dietro per lungo tempo».
Intervista pubblicata su “Stampi” del gruppo Tecniche Nuove